Regolamento Tour de France 2020, come vengono calcolati i distacchi all’arrivo? Niente regola dei 3 km in sette tappe
Come verranno calcolati i distacchi all’arrivo di ogni tappa del Tour de France 2020? A tutti è capitato di vedere all’arrivo delle distanze che poi non venivano calcolate a momento dell’ordine d’arrivo. Corridori passati magari anche dieci secondi dopo il primo ma che venivano accreditati dello stesso tempo. Coloro che seguono abitualmente il ciclismo sanno che questo succede perché appartenevano allo stesso gruppo del vincitore, ma spesso si parla anche di buchi, ovvero fratture nell’unità del gruppo, che dunque non transita più in continuità al traguardo, ma arrivando con piccoli distacchi fra un corridore e l’altro. È in questi casi che c’è il rischio che venga calcolato da parte della giuria un ritardo in termini di secondi.
Come si assegna il tempo al Tour de France 2020
Tutti i corridori di uno stesso gruppo sono accreditati dello stesso tempo, ma ad ogni frattura effettiva, nel caso in cui ci sia uno scarto superiore ad un secondo fra un corridore e un altro, allora i cronometristi registrano un nuovo tempo (che non sarà di un solo secondo superiore, ma che verrà a quel punto calcolato in riferimento al vincitore). Tuttavia, nelle tappe in cui si prevede un arrivo in volata, con il gruppo che si ritrova così notevolmente allungato e anche per evitare l’eccessiva bagarre per le posizioni di testa, la regola varia.
Nelle tappe identificate di pianura e quindi in cui si prevede una volata, i cronometristi aspettano infatti tre secondi di frattura tra un corridore e l’altro per assegnare un nuovo tempo a quel corridore e tutti coloro che appartengono al suo gruppo. Nello specifico si tratta delle tappe numero 1,3,5,7,10,11,14,19 e 21.
La regola dei 3 km al Tour de France 2020
Un altro aspetto importante per comprendere come viene assegnato il tempo ad un corridore è la famosa regola dei tre chilometri. Il regolamento prevede infatti che in caso di incidente dimostrato all’interno degli ultimi tre chilometri di una tappa in linea (è dunque già esclusa la crono) il o i corridori coinvolti siano accreditati dello stesso tempo, pur conservando la posizione con cui sono passati al traguardo, del corridore o dei corridori con cui si trovava(no) al momento dell’incidente. La Giuria valuta e considera come incidenti tutti gli avvenimenti indipendenti dalla volontà e dalla capacità fisica del corridore (caduta, problema meccanico, foratura, ecc) di mantenere la sua posizione. Se il corridore è caduto ed è impossibilitato a tagliare il traguardo, la Giuria (effettuate le verifiche del caso) gli assegnerà l’ultima posizione della tappa, ma gli verrà comunque accreditato il tempo basato sulla posizione in cui si trovava al momento della caduta.
La regola vale per tutte le tappe, ad eccezione della cronometro e delle tappe 4,6,13,15,16,17.
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